Astrologia

VENERE passa dal segno dell’ACQUARIO a quello dei PESCI

Venere è molto ben visibile nel cielo di gennaio, verso la fine del mese tramonterà quasi tre ore dopo il Sole. La sera, ad Ovest, quindi sarà visibile e brillante.

Fino a maggio sarà possibile vederla dopo il tramonto, come stella della sera. Da giugno in poi comincerà a tramontare prima del Sole e sarà visibile solo al mattino, prima del sorgere del Sole.


Ogni 8 anni

Il suo movimento visto dalla terra sembra descrivere nel cielo un percorso somigliante ad un fiore.

Venere entra nel segno dei Pesci

Il 13 gennaio entra nel segno dei Pesci dove secondo l’astrologia tradizionale la sua “virtus” è esaltata. Si congiungerà quasi subito con una stella, l’Alfa Aquarii, chiamata dagli arabi Al Sa’d al Malik, ossia “la fortuna del Re”. Secondo gli antichi la congiunzione di un pianeta con una stella veicolava sulla terra la Virtus di quella stella. Secondo Tolomeo la congiunzione con Venere fluirebbe sulla terra sensibilità ed intelligenza.

I transiti di Venere sono rapidi e non è semplice coglierne le suggestioni. È più facile per chi ha una buona posizione di Venere nel tema Natale. Per questi fortunati, c’è una certa predisposizione all’amore per la vita. Chi ha una cattiva posizione di Venere nel proprio tema Natale, non è aiutato nel godere le gioie della vita.
Le quadrature esatte con la Luna, per esempio, danno caratteri alquanto acidi.
Ma il Tema Natale è uno specchio, se, se ne accettano le indicazioni, queste possono anche portare alle soluzioni.

La nascita di Venere in un quadro di Botticelli

Venere nella poesia “A Zacinto”di Ugo Foscolo

Né più mai toccherò le sacre sponde
Ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell’onde
Del greco mar, da cui vergine nacque

Venere, e fea quelle isole feconde
Col suo primo sorriso,
onde non tacque
Le tue limpide nubi e le tue fronde
L’inclito verso di colui che l’acque

Cantò fatali, ed il diverso esiglio
Per cui bello di fama e di sventura
Baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.

Tu non altro che il canto avrai del figlio,
O materna mia terra; a noi prescrisse
Il fato illacrimata sepoltura.

Conclusioni

Venere, fa parte delle nostre conoscenze ancestrali. Nel passato fu chiamata con molti nomi diversi, in diverse culture, ma sempre rappresento’ l’amore, la bellezza, l’armonia, la natura.

Nel suo passaggio nel segno dei Pesci la sua Virtus è esaltata. Sensibilità’ affettiva più intensa, e percezione delle situazioni gradevoli, accentuata.
Quindi non perdiamoci questa puntata.

2 Commenti

×

Hello!

Click one of our contacts below to chat on WhatsApp

×