Astrologia

CONGIUNZIONE DI SATURNO E PLUTONE NEL “SEGNO” DEL CAPRICORNO ♑️

La congiunzione esatta si avrà a gennaio 2020, l’avvicinamento sarà lento e graduale. Questi due pianeti (Plutone è stato derubricato a pianeta nano…🤪) rappresentano in astrologia, Saturno la lucidità razionale e Plutone la forza vitale creativa.

La congiunzione esatta fra i due pianeti si proietterà al ventiduesimo grado del Capricorno, ma già a partire dalla metà di aprile l’avvicinamento è di due gradi e mezzo. Di questo aspetto si è scritto molto mettendone in evidenza i fatti più duri, soprattutto le peculiarità negative.

Plutone fu scoperto il 18 febbraio 1930 dall’astronomo Clyde Tombaugh, in quel giorno si trovava a 17 gradi del segno del Cancro ♋️.

18 febbraio 1930

Il suo periodo di rivoluzione attorno al Sole e di circa 249 anni. Oggi dopo 89 anni dalla sua scoperta si trova nel segno opposto del Capricorno ♑️. Sicuramente la scoperta di Plutone ha preceduto un periodo che avrebbe dato frutti dolorosi. L’astrologia parla della sua energia come forza vitale creativa. Plutone è il mitologico re degli inferi e siamo stati noi (umani ?) che gli abbiamo assegnato questo ruolo? Plutone è energia maschile, domiciliato in Scorpione e Ariete insieme con Marte, che è peraltro esaltato nel Capricorno, segno in cui si trova ora.

Nel suo lungo giro attorno al Sole ☀️, si è trovato all’opposizione il 26 novembre 2017. Poco dopo anche Saturno è entrato in Capricorno ♑️ e lentamente sta raggiungendo Plutone.

La fusione Saturno Plutone è , dal punto di vista dell’astrologia, la fusione fra due potenti vibrazioni cosmiche, fusione che si è verificata due volte dopo il 1930, la prima ad agosto 1947 nel Segno del Leone, poi a novembre 1982 nel segno della Bilancia ♎️.

Pitagora parlò per primo dell’armonia delle sfere celesti e secondo la tradizione fu in grado di sentire questa armonia e di stabilire che i suoni più acuti erano dati da Saturno e dalle stelle fisse, mentre il sole corrispondeva alla nota centrale.

Anche Keplero utilizzò il concetto di armonia delle sfere nel suo Harmonices Mundi (1619) dove poneva in relazione l’astrologia (in particolare gli “aspetti” astrologici) con le armoniche musicali.

Ogni pianeta del sistema solare emette particolari vibrazioni, che possono essere tradotte in suoni.

Tutto ciò è molto interessante, anche se, abituati come siamo alla confusione, non sarà facile percepire le vibrazioni planetarie, ma ci sono, e potrebbero veicolare messaggi che noi non siamo ancora in grado di comprendere.

Lo spazio è rumoroso e noi possiamo ascoltare i suoni che l’Universo ci regala. L’onda acustica e quella elettromagnetica possono entrambe trasportare energia, informazioni muovendosi in un mezzo più o meno oscuro e rarefatto. Nello spettro elettromagnetico è presente una radiazione particolare: l’ onda radio. Gli scienziati hanno imparato ad addomesticare queste onde, arrivando a decifrarle e a commutarle in suoni udibili. Attraverso questo meccanismo di ascolto, è stato possibile sentire come risuonano gli impulsi elettromagnetici che ci giungono dai pianeti, da galassie lontane, etc. Le recenti sonde Voyager lanciate dalla Nasa hanno registrato proprio questi suoni profondi.






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